
Ho visto questo libro appena uscito, e già dalla copertina e dal titolo ho pensato che dovesse essere mio.
Avevo altre letture in coda, ho quindi aspettato quasi due mesi per leggerlo, ma una volta preso in mano è volato via in una giornata.
Margherita racconta in un memoriale la sua esperienza con la famiglia Ordelaffi, in qualità di educatrice delle due gemelle Lucrezia e Lavinia.
La villa dove si trasferisce è splendida, una casa di vetro moderna, arredata con gusto e precisione, vetrina di una vita apparentemente perfetta.
Ma dietro questa facciata, Margherita coglie presto segnali inquietanti, presenze oscure che si mescolano con gli abitanti della casa: con il giardiniere, ma soprattutto con le bambine.
Ed è proprio per il bene delle bambine che Margherita sceglie di restare, deve proteggerle, a tutti i costi.
Ma Lucrezia e Lavinia vogliono davvero essere protette o sono proprio loro a “dirigere l’orchestra” in questo concerto di follia e di orrore?
In questo romanzo, che a tratti mi è parso un omaggio ai grandi classici del genere, Shirley Jackson in primis, Cotroneo ha saputo dosare elementi eterogenei con grande sapienza. Troviamo la paura, il bene e il male, ma soprattutto l’ossessione, l’abisso della mente umana, dove tutto è possibile, ma quanto di questo possibile è, infine, reale?
Magistrale il colpo di scena finale, inaspettato e tremendamente angosciante, sia per la storia in sé, che per la nostra ragione; non nego di aver dovuto rileggere le ultime pagine tanta è stata la sorpresa.
E voi cosa farete, cercherete di capire cosa sta succedendo o scapperete via, sempre che possiate?

Sinossi ❧ Può il memoriale di una giovane donna sconvolgere a tal punto, da turbare persino coloro che si avventurano abitualmente nei recessi più oscuri della mente? È quanto accade in queste pagine, nelle quali Margherita B. narra dei fatti accaduti nel 2018, quando prende servizio, stando alle sue parole, come istitutrice presso una famiglia aristocratica, gli Ordelaffi, in una magnifica villa progettata da un celebre architetto alle porte di Roma: la casa di vetro. Il compito che le viene affidato è prendersi cura delle gemelline Lucrezia e Lavinia. Nella casa di vetro, tutto sembra meraviglioso quell’estate. Ogni cosa è scelta con gusto, con garbo, con dedizione. Le gemelle, identiche, sono una meraviglia di educazione e di talento. Lucrezia ama il pianoforte, Lavinia l’equitazione. Ma pochi giorni dopo l’arrivo di Margherita cominciano a rivelarsi presenze terrificanti. Sono loro, dicono le bambine, gli antichi ospiti della casa, tornati per riportare in luce l’orrore. “Loro” rivisita le ossessioni che da anni segnano la narrativa di Roberto Cotroneo: il tema della verità e dell’ambiguità, del bene e del male, della violenza, del sacro e della felicità, quando brucia fino a farsi cenere. Le sue pagine, oscure e strazianti, si muovono per territori sinistri, e indagano soprattutto quella terra di nessuno che è la nostra mente. Un romanzo che, nel suo finale del tutto imprevedibile, è un omaggio alla grande letteratura e, nello stesso tempo, un racconto nitido che si muove dentro uno scenario torbido e sa guardare oltre l’ignoto. Alla fine, a prevalere saranno il fallimento di ogni ragione e il trionfo di un mondo che non è di questo mondo. Perché, come ha scritto Nietzsche: «quando scruterai in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te».