
Il Re mi piace, proprio tanto.. e visto che proprio in queste settimane la nuova serie TV “The Stand” sta spopolando, ho pensato di rinfrescare la memoria a chi lo ha già letto e di far venire, spero, l’acquolina in bocca a chi deve ancora conoscere questo meraviglioso ragazzone.
“L’ombra dello scorpione” è una delle opere migliori di Stephen King, una delle più riuscite e complesse.Confesso che leggerla in questo momento storico potrebbe essere faticoso, le vicende si svolgono nel bel mezzo di un’epidemia che non risparmia nessuno (il nostro COVID-19, in confronto, è un cucciolo), siamo in uno scenario post-apocalittico angosciante, eppure, a Boulder, si riesce ad intravedere una nuova vita, fatta di speranza e di resilienza, che rinasce dalle ceneri di quella precedente.
La consueta lotta tra il bene (nel suo significato più religioso e puro) e il male (guidato invece da un’oscura e sudicia tracotanza), si coglie anche nella differenza di stile che si percepisce quando l’autore vuole raccontarci dell’Uomo Nero e dei suoi seguaci rispetto a quando invece ci presenta i nostri eroi, Stu, Larry, Glen, Frannie, Nick, Tom (e tutti gli altri): un registro basso, sporco e a tratti semplice nel primo caso, capace di poesia e di figure delicate e forti nel secondo.Un gioco fantastico, che sa fare solo il Re.
Leggere questo libro è un viaggio, un lungo (quasi 1.200 pagine) e avvincente racconto di cui vi sentirete parte integrante.
E vi dirò di più: stavolta non ho avuto dubbi. Anche se mi sono sempre piaciuti i cattivi (specialmente quelli di Stephen King, che riesce a renderli affascinanti forti, grandiosi), nel Randall Flagg di questo romanzo non sono riuscita a trovare niente di buono o particolarmente attraente, è solo male. Fortunatamente l’Uomo Nero è un personaggio che viene ripreso e approfondito nella meravigliosa saga delle Torre Nera, e lì sì che diventa uno dei cattivi che piacciono a me: manipolatore, intelligente, spiritoso, sexy, intrigante..
Lode invece agli eroi di questo viaggio.
Quando ho posato il libro, ho sentito un senso di vuoto, come se fossi stata costretta ad abbandonare un gruppo di persone che avrei portato con me tanto volentieri, lottatori, coraggiosi, amici che sono riuscita ad accompagnare fino all’epilogo, ma che ancora mi mancano.Quindi, cosa aspettate? Vi lascio con la trama, qualora non foste ancora convinti…

Sinossi ❧ L’errore di un computer, l’incoscienza di pochi uomini e si scatena la fine del mondo. Il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio semina morte e terrore. Il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all’apocalittica epidemia e per i pochi scampati c’è una guerra ancora tutta da combattere, una lotta eterna e fatale tra chi ha deciso di seguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, e chi invece ha scelto di calcare le orme di Randall, il Senza Volto, il Male, il Signore delle Tenebre.
Tradotto da Bruno Amato e Adriana Dell’Orto.