
Probabilmente finirò questa recensione senza vedere più i tasti del computer da cui vi sto scrivendo ma quando ti trovi a dover parlare del tuo libro preferito in assoluto penso sia perdonabile. Mi riprometto di rileggerlo ogni volta e ogni volta rimando, probabilmente è ancora troppo forte l’emozione che ho provato quella singola volta in cui fin dalle prime pagine ho capito di avere tra le mani un autore magnifico, unico al mondo. Sì Zafón era così, unico. La capacità di descrivere un suono, un odore o qualsiasi altra cosa invisibile agli occhi ha reso tutta la sua produzione un’esperienza magica, qualcosa che non avevo mai letto prima e che temo non leggerò mai più vista la sua prematura dipartita proprio in questo maledetto 2020.
“L’Ombra del Vento” apre la tetralogia del Cimitero dei Libri Dimenticati che a mio avviso, pur andando contro quello che l’autore ha sempre detto, deve essere letta esattamente nell’ordine in cui lui ce l’ha proposta. In questo libro conoscerete una Barcellona decadente che vi attirerà in tutti i suoi vicoli oscuri senza che possiate più uscirne. Zafón amava girellare per antiche librerie e il profumo dei libri così caro a noi lettori lo ha sempre stregato e ispirato. In questo libro ci regalerà perle meravigliose che diventeranno frasi incise a fuoco nella vostra memoria perché nessuno come lui sarà capace di emozionarvi di fronte ad un luogo abbandonato, con migliaia di libri che aspettano solo di essere scoperti. E’ così che il nostro Daniel Sempere, personaggio straordinario, troverà il suo libro e la sua storia cambierà radicalmente così come la nostra. Il fascino di queste pagine e i racconti dei suoi protagonisti saranno nostri compagni per sempre: come potremo dimenticare Julian Carax e il suo capolavoro maledetto, Fermín Romero de Torres e le sue lezioni di vita o il racconto di Nuria, che scaverà fino al punto più profondo della nostra anima.
Probabilmente sarebbe bastato il titolo, tra i più belli di sempre, a farci capire cosa stavamo acquistando ma è solo l’inizio… benvenuti nel Cimitero dei Libri Dimenticati e ricordate che “ogni libro, ogni volume possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza.”.

Sinossi ❧ Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all’oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro “maledetto” che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell’anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.
Tradotto da Lia Sezzi.