
Davide Longo, uno dei miei scrittori preferiti, torna in libreria con il quarto romanzo dedicato ad Arcadipane e Bramard e io che faccio?
Abbandono tutto quello che stavo leggendo (o che avevo in mente di leggere) e mi dedico anima e corpo a questi due uomini meravigliosi, che tanto mi erano mancati.
Arcadipane e Bramard, Bramard e Arcadipane… due vite legate a doppio filo, quello professionale e quello dell’amicizia con la A maiuscola, irascibile e passionale uno, ombroso e silenzioso l’altro.
Chi ha letto i romanzi precedenti non potrà non trovare un’evoluzione, sia nella narrazione, che nella storia. Non più solo un noir, non più solo un’indagine, ma uno spaccato senza abbellimenti della vita di due persone che, loro malgrado, si trovano ancora una volta a fare i conti con un caso difficile e apparentemente incomprensibile.
Anche stavolta le montagne sono le protagoniste silenziose, un sottofondo continuo, un accompagnamento rilassante e oscuro.
Ritmo teso (tesissimo), dialoghi brillanti e mai scontati, personaggi insostituibili nei loro pregi e nei loro difetti, nelle loro paure e nei loro desideri.
Ogni volta che finisco un libro di Longo mi sento sola e abbandonata, non so quando rivedrò i miei amici, non so cosa succederà… ma una cosa la so per certo: date una chance a questo fantastico scrittore. Vi conquisterà, e non lo lascerete più!

Descrizione ❧ Tra i silenzi di un paese incastonato nelle montagne del Piemonte e la chiassosa Roma del cinema e della politica, il mistero di una donna che per molti è stata una musa, un sogno, un rimorso. Un nuovo caso per Vincenzo Arcadipane e Corso Bramard. Un produttore cinematografico, fratello di un potente ex ministro democristiano, viene trovato morto dentro la sua Jaguar, abbandonata in una sperduta valle alpina. Sua moglie, un’ex attrice che ha fatto innamorare un’intera generazione, è scomparsa. Incaricato delle indagini, il commissario Arcadipane deve lasciare la sua Torino e trasferirsi temporaneamente a Clot, un grumo di case sorvegliate da una diga che serra la valle come un cappio. Ad attenderlo, gente diffidente e spigolosa e un rebus da far scoppiare la testa. Troppo complicato per non chiamare in aiuto il vecchio amico e mentore Corso Bramard e l’indisciplinata quanto indispensabile agente Isa Mancini, entrambi alle prese con un momento difficile della propria vita. Per arrivare alla verità sarà necessario scavare tra antichi segreti e nuovi egoismi, districando una trama tessuta a più mani. Fino alla scoperta che per tutti, o quasi, la vita paga il sabato.