
Quanti romanzi in questo romanzo!
No, non è un gioco di parole, e vi spieghiamo perché.
C’è giallo, c’è avventura, c’è storia e c’è anche un po’ di fantasy… tutto raccolto in queste 900 pagine.
Si potrebbe pensare che troppa carne al fuoco abbia rovinato il tutto, ma non è stato così.
Jacopo De Michelis ha saputo tenere le fila di un lungo discorso che si è andato a complicare (non poco) senza perdere mai lucidità e logica.
Una piccola montagna da scalare, ma con un sentiero ben definito.
Il suo protagonista, Riccardo Mezzanotte, è un ragazzo come tanti, irrequieto, insofferente, figlio di una presenza e di un nome troppo ingombranti.
Un ragazzo che ha talento e intuito, doti fondamentali nel suo lavoro. E proprio queste doti lo porteranno ad infilarsi in una storia più grande di lui, forse più grande di tutti, rischiando la vita, la carriera e l’onore.
Ma parliamo, seppur brevemente, dell’altra protagonista di questa storia: la stazione di Milano. La viviamo insieme ai protagonisti e riusciamo a sentirne quasi i rumori.
Si fa un piccolo salto indietro nel tempo, prima della ristrutturazione che l’ha resa importante e suadente come è adesso. Scopriamo la casa di quel popolo di “dimenticati” che si aggirano al suo interno, o sotto di essa, in quei sotterranei dove nemmeno la polizia osa più andare.
Cosa si nasconde lì sotto, davvero qualcuno popola quegli spazi?
Pur diventando, in alcuni punti, un tantino “troppo” e in parte anche prevedibile, per noi questo romanzo è un grandissimo “sì”.
Non è facile pensare ad un racconto così complesso, De Michelis stesso ammette di aver impiegato 8 anni della sua vita per scrivere questo romanzo, quindi tanto di cappello per un’opera prima alla quale auguriamo un gran successo e della quale speriamo di vedere un seguito quanto prima!

Descrizione ❧ Milano, aprile 2003. Riccardo Mezzanotte, un giovane ispettore dal passato burrascoso, ha appena preso servizio nella Sezione di Polizia ferroviaria della Stazione Centrale. Insofferente a gerarchie e regolamenti e con un’innata propensione a ficcarsi nei guai, comincia a indagare su un caso che non sembra interessare a nessun altro: qualcuno sta disseminando in giro per la stazione dei cadaveri di animali orrendamente mutilati. Intuisce ben presto che c’è sotto più di quanto appaia, ma individuare il responsabile si rivela un’impresa tutt’altro che facile. Laura Cordero ha vent’anni, è bella e ricca, e nasconde un segreto. In lei c’è qualcosa che la rende diversa dagli altri. È abituata a chiamarlo “il dono” ma lo considera piuttosto una maledizione, e sa da sempre di non poterne parlare con anima viva. Ha iniziato da poco a fare volontariato in un centro di assistenza per gli emarginati che frequentano la Centrale, e anche lei è in cerca di qualcuno: due bambini che ha visto più volte aggirarsi nei dintorni la sera, soli e abbandonati. Nel corso delle rispettive ricerche le loro strade si incrociano. Non sanno ancora che i due misteri con cui sono alle prese confluiscono in un mistero più grande, né possono immaginare quanto sia oscuro e pericoloso. Su tutto domina la mole immensa della stazione, possente come una fortezza, solenne come un mausoleo, enigmatica come una piramide egizia. Quanti segreti aleggiano nei suoi sfarzosi saloni, nelle pieghe dolorose della sua Storia, ma soprattutto nei suoi labirintici sotterranei, in gran parte dismessi, dove nemmeno la polizia di norma osa avventurarsi? Per svelarli, Mezzanotte dovrà calarsi nelle viscere buie e maleodoranti della Centrale, mettendo a rischio tutto ciò che ha faticosamente conquistato. Al suo ritorno in superficie, non gli sarà più possibile guardare il mondo con gli stessi occhi e capirà che il peggio deve ancora venire.