
Finalmente una protagonista donna che sfida il mondo degli scacchi, da sempre predominio e terreno riservato agli uomini.
Da questo libro è stata realizzata la serie tv, di enorme successo, uscita nel 2020 su Netflix che personalmente ho divorato. Posso darvi il consiglio di leggere prima il libro se non l’avete ancora fatto ma è anche vero che la serie lo riproduce in modo capillare quindi leggerlo dopo non aggiungerà molto alla visione ma non toglierà fascino a questa storia.
Un futuro apparentemente segnato da una vita destinata all’orfanotrofio dopo la perdita di entrambi i genitori, ma che subirà una drastica svolta nel momento in cui Beth poserà gli occhi sulla sua prima scacchiera. Certo non basta la passione per diventare come lei, ci vuole una mente matematica ed un intelletto sopra la media ma è anche vero che trovare la propria vocazione è spesso un colpo di fortuna. Lo è per lei, che nello scantinato di quel luogo grigio e privo di emozioni, troverà negli scacchi i colori per dipingere la sua nuova vita fatta di successi ma non sempre di felicità. Una storia emozionante, di quelle che piacciono a me, che racconta quanto sia imprevedibile la nostra vita: tutto sembra scritto e preconfezionato poi arriva una persona, la più improbabile, e tutto cambia.
Non è la classica storia eroica in cui tutto va bene e in cui ci troviamo davanti l’eroe senza macchia e senza paura, anzi. E’ proprio questa la forza di questo libro, sono permessi difetti e sbagli ma quando intorno ci sono persone che ci amano diventiamo invincibili.

Sinossi ❧ A otto anni, Beth Harmon sembra destinata a un’esistenza squallida come l’orfanotrofio in cui è rinchiusa: sola, timida, bruttina, dipendente dai farmaci, terrorizzata da un mondo che non capisce e che non fa nulla per capirla. Finché un giorno si trova davanti una scacchiera. Gli scacchi diventano per lei non soltanto un sollievo, ma anche una speranza: schemi di gioco come la Difesa Siciliana e il Gambetto di Donna (“The Queen’s Gambit” è proprio il titolo originale di questo romanzo) sono le armi con cui comincia a farsi prodigiosamente strada nei tornei e nella vita. Ma se da una parte la sua precoce ascesa all’olimpo scacchistico la porta ad affrontare, a soli diciassette anni, il campione mondiale, la maestria di giocatrice non basta a liberarla dalla paura, dalla solitudine e dalle tendenze autodistruttive.
Tradotto da Angelica Cecchi.