
Non c’è niente che Jeffery Deaver possa fare.
Niente che possa dire, niente che possa concepire per evitare di farci innamorare ancora più di lui e della sua “penna”.
Sì, perché la mano che ha creato Lincoln Rhyme, Amelia Sachs, Kathryn Dance, John Pellam, Rune, tutti personaggi memorabili, ha ben pensato di partire con una nuova serie, il cui protagonista Colter Shaw, è indimenticabile quanto, se non più, dei precedenti (Lincoln escluso, ovvio).
In un’intervista rilasciata al suo amico Donato Carrisi, Deaver ha spiegato che l’idea di Colter è nata dal fatto che alcuni lettori iniziavano a trovare le storie di Lincoln troppo tecniche. Le spiegazioni scientifiche e le lungaggini teoriche attorno alle quali si svolgono le vicende del criminologo, avevano iniziato ad annoiare i nuovi lettori, cosa fare allora? Risposta scontata: creare un personaggio nuovo, fresco, problematico (molto), ma con un’immediatezza che a volte, effettivamente, Lincoln non ha.
Colter, il protagonista de “Il gioco del mai”, primo romanzo della serie, è un “tracker”, uno che per lavoro cerca persone scomparse con il suo fidato camper.
Il questo primo romanzo a lui dedicato (ma anche nel seguito, che recensiremo a breve), le vicende si svolgono su due piani paralleli, da un lato il caso di cui Colter decide di occuparsi, e dall’altro il racconto della sua infanzia, con i fratelli e i genitori in una tenuta di loro proprietà.
Lì Ashton, il padre di Colter, ha insegnato ai figli tutte le possibili tecniche di sopravvivenza, dalla conoscenza delle piante, al modo per sfuggire agli attacchi degli animali selvatici, tecniche di arrampicata… insomma, ha creato dei perfetti soldati.
Ed è grazie a questi insegnamenti ed alla sua innata capacità di orientarsi ovunque, di calcolare le probabilità e di seguire le tracce, che Colter si guadagna da vivere, collaborando con le autorità ai casi riguardanti persone scomparse.
In questo romanzo, le indagini partono dalla scomparsa di Sophie, una studentessa di 19 anni. Sembra che la polizia stia perdendo solo tempo, quindi il padre della ragazza decide di mettere sul piatto una bella somma per ritrovare la figlia. Ma le cose non sono così semplici: la sparizione di Sophie sembra collegata a qualcosa di molto più grande, qualcosa che catapulta Colter in un modo che non conosce e di cui è completamente digiuno, apparentemente innocuo e invece molto complesso, quello dei videogiochi, che porta con sé il lato oscuro del web e, inutile nasconderlo, enormi somme di denaro.
La narrazione è avvincente, accurata, ricca di suspense e mai scontata.
Un altro colpo messo a segno per uno scrittore che non ha niente da imparare o da dimostrare, ma che ancora oggi ci stupisce con nuove appassionanti storie.

Trama ❧ Colter Shaw non è un poliziotto né un militare. È un tracker, un localizzatore, uno che per vivere cerca persone scomparse, a bordo di un furgone, da una parte all’altra degli States. Allenato dal padre fin da bambino a contare solo su se stesso quando lì fuori si mette male, Shaw è un vero talento nel seguire gli indizi, anche i più indecifrabili. Sa come sopravvivere in ogni situazione, anche la più estrema, perché sa quali regole rispettare e quali comportamenti non assumere. Mai. Oggi il nuovo ingaggio lo porta in California: è sparita una studentessa universitaria. Colter si mette sulle tracce del rapitore e dei suoi inquietanti messaggi che si rifanno a quelli di un popolare videogioco. Fuggi, se puoi è il primo. Ma sul sentiero di caccia cade più di una vittima e Colter viene risucchiato nel cuore nero della Silicon Valley, che non è solo ricchezza, potere, modernità scintillante. È anche un tritacarne, un ingranaggio programmato per sbriciolare chi non sa tenere il passo. È solo qui che qualcuno potrebbe concepire il gioco sadico e mortale in cui le vittime vengono lasciate in un luogo isolato, con cinque oggetti per salvarsi. Un rebus che, se non viene risolto, porta con sé l’ultimo messaggio dell’Uomo che Sussurra: Muori con dignità.
Tradotto da Sandro Ristori.