
Nella notte tra il 4 e il 5 agosto del 1962 Marilyn Monroe, a soli 36 anni, lasciava questo mondo.
Troppe cose sono state dette, insinuate e pensate sulla meravigliosa diva dai capelli dorati, ma quante hanno trovato un riscontro nella realtà?
In questo libro (pubblicato prima da Bompiani e poi da La Nave di Teseo), Joyce Carol Oates ci racconta una storia in cui troviamo tantissima Norma Jeane e pochissima Marilyn.
Vi leggiamo la continua ricerca della perfezione da parte di una donna che non ha mai potuto essere davvero sé stessa, prima a causa del rapporto conflittuale con la madre (per gran parte della vita dell’attrice ospite di una casa di cura per pazienti affetti da malattie mentali) e dell’assenza del padre, poi per quello che era diventata agli occhi del mondo.
Gli psicofarmaci, gli uomini della sua vita, gli eccessi, le mancanze, la Oates racconta tutto, con la sua prosa perfettamente bilanciata e con la sua proverbiale autenticità.
Norma Jeane non ha potuto essere Norma Jeane, non le è stato permesso, ha dovuto trasformarsi nel prodotto “Marilyn”, la stella dal sorriso meraviglioso.
Vogliamo ricordarla con queste pagine che ce l’hanno fatta amare ancora di più.
Speriamo che possiate apprezzarle anche voi.

Sinossi ❧ Joyce Carol Oates trasforma in romanzo tutte le vite di Marilyn Monroe: molto più di un sex symbol da calendario, con le sue contraddizioni e fragilità Marilyn è entrata nell’eternità del mito. Da adolescente solitaria a bellezza planetaria, ma anche donna insicura, giovane determinata, amante incostante, bambina innamorata, playmate e ragazza in lotta con lo specchio, attrice venerata e paziente in analisi, donna con molti amanti e poco amore, morta prematuramente e ancora viva nella memoria collettiva. Joyce Carol Oates, con il suo straordinario talento narrativo, riesce a mescolare storia e finzione in un romanzo in cui la vita si intreccia indissolubilmente con la fantasia, un capolavoro letterario in cui rivive la diva più grande di sempre.
Traduzione di Sergio Claudio Perroni